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Ciao Padre Guido

E’ andato via un Amico, una Persona sulla quale potevamo tutti contare, un Prete che mi ha fatto ricredere sulla categoria lavorando sodo con la gente.
La “gente della Garbatella” non era quella di oggi a volte anche un po’ troppo radical chic che vanta (giustamente) con orgoglio l’appartenenza al proprio territorio; le persone di cui parlo spesso avevano vergogna di dire dove abitavano perché la Borgata era sinonimo agli occhi nche dei romani stessi di povertà, sporcizia, degrado e di malavita. Non era facile trovare chi si occupasse di questi emarginati.
Eppure ci fu un uomo che attraverso gite organizzate col panino, attraverso il cinema parrocchiale, attraverso l’oratorio, attraverso la parola, la visita, il volere coinvolgere più persone possibile ha fatto fiorire anime ed arte.
Io ho respirato l’aria delle Caverne (oggi palestra) dove si poteva suonare con i gruppi musicali, andavo al Columbus (cinema Parrocchiale) a vedere Paul Newman ed i films in bianco e nero, giocavo a pallone all’Oratorio… ho battezzato mio figlio in Chiesoletta… mia figlia è andata a scuola da lui…
Il suo Amore era la Natura, i campi, ciò che ci insegnano le piante, la Terra e tutto ciò che la riguarda come le stagioni e così via.
Ricordo che era severo ma giusto ed amorevole, mi faceva sempre raccogliere per qualche marachella che avevo combinato 100 pezzi di carta da terra in oratorio, e se poi li facevo io me ne faceva fare altri 100…
… quanto mi sono serviti quei milioni di pezzi di carta…
… ti saluto mio Amico Padre Guido