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Nato in Giappone nel XVII secolo e giunto anche in Italia tra la fine dell’800 e i primi anni del ‘900 l’Haiku influenzò la poesia di Gabriele D’Annunzio.
E’ una poesia molto breve formata da 3 versi e 17 sillabe che sono fisse per ogni verso: primo verso cinque sillabe, secondo verso sette e il terzo cinque. Ma secondo il nostro vocabolario la sillaba è un insieme di suoni che comprendono massimo una vocale e solo in alcuni casi ne comprendono due mentre nell’Haiku, facendosi riferimento alla scrittura giapponese, le sillabe equivalgono ad un ideogramma
Negli Incontri culturali al Sant’Alessio (Istituto Margherita di Savoia per i ciechi) il dott. Antonio Viglietto ci spiega la tecnica degli Haiku leggendone alcuni bellissimi.
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Le regole dell’Haiku, poche parole per dire tutto
