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La passione per la cucina che supera ogni limite

Per iniziare al meglio la settimana su 11Radio.it, oggi vi raccontiamo la storia di Omar Papait, ragazzo in sedia a rotelle che, dopo varie vicissitudini, è riuscito a coronare il suo sogno di diventare chef.

Ciao Omar, raccontaci un pò di te…
Sono Omar Papait ed ho 39 anni. Nel 2000 a seguito di un’incidente d’auto viaggio in carrozzina. Fino ad allora inseguivo il sogno di diventare Chef, passione tramandata da mio papà, ma che ho dovuto accantonare per un po’ di tempo. Dopo essermi messo alla prova per capire quali fossero i miei nuovi limiti, dedicandomi ad un nuovo lavoro, qualche avventura importante tra le quali 2 giri d’Italia in barca a vela, corsi di canoa, moto 4 ruote, sci ed una meravigliosa traversata atlantica, decido con la mia famiglia di intraprendere una nuova avventura, tornare nel mondo della ristorazione anche se con un ruolo diverso. Oggi sono il titolare dell’Osteria Veneta di Mirano Venezia.

Oltre alla tua passione per la cucina, sulla tua autobiografia di Emozionabile.it accenni anche a due esperienze in catamarano. Ti va di parlarcene?
Non ero un velista e non lo sono nemmeno ora… Durante il primo ricovero post incidente ho avuto la fortuna di conoscere quello che sarebbe diventato uno degli amici più importanti della mia vita, Andrea Stella. Grazie a lui ed alla sua famiglia mi sono sentito parte di un progetto fantastico, la realizzazione del primo catamarano a vela completamente accessibile, con il quale ho partecipato prima a delle tappe meravigliose di 2 giri d’Italia e successivamente attraversato l’Atlantico in regata. Ho l’orgoglio di sottolineare che con Andrea siamo stati le prime persone con disabilità ad attraversare l’Atlantico in regata, e la ciliegina sulla torta è stata farlo accompagnati da uno dei miti della vela mondiale, Mauro Pelaschier, Grandissimo uomo.
Tornando alla tua passione e al tuo lavoro di chef, quali sono le iniziali difficoltà che hai incontrato, quali sono quelle che hai superato e come sei riuscito a superarle?
Lavoro, lavoro, lavoro… ho dovuto dimostrare prima a me stesso che agli altri di potercela fare. Qualche anno fa quando ho iniziato, la mentalità della gente verso la disabilità era più pietistica e ghettizzante di oggi, o forse oggi ho solo imparato a fregarmene.
Ti senti di dare un messaggio a chi, come te, ha dovuto fare i conti con la disabilità ad un certo punto della propria vita? Come riuscire, nonostante le oggettive difficoltà, a raggiungere i propri obietti e sogni?
No, consigli non mi sento di darne a nessuno. Posso solo dire di credere ai propri sogni e nelle proprie capacità. Dovrete lavorare il doppio, il triplo di una persona non disabile per raggiungere i vostri obiettivi, ma raggiunta la meta il sapore saprà essere anche molto più dolce.

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