Facendo un salto iperbolico con le Spigolature con l’amico Paolo rispetto all’età dei Lumi, arriviamo al 1800 e all’età moderna; qui la concezione delle disabilità e delle persone con disabilità cambia totalmente: le menomazioni e i casi di disabilità talvolta aumentano a causa delle macchine, intese sia come vetture, sia come macchine da lavoro.
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Sembra non cambiare di molto la concezione della disabilità in epoca rinascimentale, rispetto ai periodi storici precedentemente analizzati nelle Spigolature con l’amico Paolo.
Il Medioevo è forse uno dei periodi storici più lungo a livello temporale, dura infatti circa un millennio. La disabilità, in questo caso, viene rapportata al concetto di malattia e come frutto di qualche punizione divina.
Dopo aver parlato della concezione delle persone con disabilità nell’antica Grecia, non si può non parlare, per la serie di Spigolature con l’amico Paolo, di ciò che avveniva nell’antica Roma. Anche in questo periodo, i primi ad essere convinti dell’inutilità delle persone con disabilità, paradossalmente, sono i grandi filosofi: primo fra tutti, Lucio Seneca. IlRead More
Dal concetto di “monstrum” dell’antico egitto, nel periodo dell’antica Grecia si passa al senso della disabilità come pura questione umana, di uomini tra gli uomini.